Corso di Formazione per insegnanti delle scuole primarie e superiori, per comandanti e collaboratori della rete INSMLI.
7 8 9 marzo 2013
Fondazione di Piacenza e Vigevano Auditorium
Piacenza via Sant’Eufemia 12
Per tre giorni, dal 7 al 9 marzo all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, a Piacenza (Via S. Eufemia, 12), 16 relatori saranno a confronto intorno al tema della ricerca storica e dell’insegnamento della storia in epoca digitale, un convegno nazionale organizzato dal locale Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea e dalla Fondazione piacentina. (Il programma completo su www.italia-resistenza.it/in_evidenza/la-storia-nellera-digitale-795).
“Stori@. La storia nell’era digitale”, a cui sono già iscritti 150 insegnanti provenienti da tutta Italia, è nata da un’esigenza avvertita nel mondo della scuola sulla possibilità di comprendere e dominare intellettualmente le novità tecnologiche applicate alla ricerca storiografica e alla diffusione dei saperi storici. L’occasione è stata raccolta a fini di aggiornamento dai 65 Istituti storici che aderiscono alla Rete INSMLI, la più importante associazione per la ricerca e l’insegnamento della storia contemporanea in Italia e l’unica estesa su tutto il territorio nazionale.
Interrogarsi sul presente per studiare e insegnare il passato è l’orizzonte entro cui lavorano i nostri Istituti storici: i siti web, le pubblicazioni, la costante presenza nelle scuole lo testimoniano da decenni.
Il Convegno si propone di indagare gli effetti delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sia per quanto riguarda la ricerca storica, sia la didattica della disciplina, le quali presentano oggi scenari rivoluzionati, fatti di testi digitali, programmi di ricerca in Internet, cataloghi bibliografici, archivistici e documentali on-line, migliaia di filmati offerti dai network televisivi e da Youtube mentre insegnanti, studenti e aule scolastiche fanno uso costante di strumenti multimediali, possono dialogare su piattaforme di e-learning, scrivere utilizzando multimedia, cellulari e social network come Facebook e Twitter. Tali trasformazioni, irreversibili e continue, offrono potenzialità illimitate ma creano anche stress da incompetenza negli adulti, sospetto per un uso inappropriato degli strumenti fatto dai giovani, timori che i “nativi digitali”, catturati nelle trappole emotive e pseudo-informative della rete, possano perdere capacità intellettuali di concentrazione, si abituino ad un uso acritico e superficiale dei prodotti culturali.
Il corso, che si avvale dei migliori esperti sui diversi versanti del tema e ospiterà l’intervento del Prof. Giovanni Biondi (Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali) del MIUR, in questi mesi impegnato nel “Piano scuola digitale”, offrirà occasioni sia di acquisizione dell’indispensabile bagaglio informativo per districarsi nell’universo digitale, sia di sperimentazione e programmazione di attività didattiche da svolgere con i propri studenti e da trasferire ad altri colleghi.
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