CORSO DI FORMAZIONE PER I DOCENTI 2023
Ciclo rivolto ai docenti, agli studenti interessati e alla cittadinanza
Liceo Scientifico “Orazio Grassi” di Savona
ore 15.00 – 18.00
Disponibili i video del ciclo di incontri Il decennio lungo del “secolo breve”: gli anni ‘70 in Italia
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“È stato il decennio della partecipazione civile e delle riforme, ma anche quello delle vittime e dei carnefici. Oltre il silenzio e la nostalgia, l’esito di quegli anni è alla radice di un male italiano: la nostra condizione di democrazia in condominio tra partiti senza fiducia e cittadini senza rilevanza”. (G. Moro, Anni Settanta, Einaudi, 2008)
PRESENTAZIONE
Il senso comune, ed anche il dibattito pubblico sui giornali e in televisione, tendono a classificare gli anni ‘70 sotto l’etichetta – esclusiva e semplificatrice – di “Anni della violenza”. Beninteso, questa definizione contiene molti elementi di verità. Non c’è dubbio, infatti, che gli anni ‘70 siano stati caratterizzati da un’abnorme diffusione della violenza politica: tra il 1969 e il 1974, gli attentati dinamitardi neofascisti nelle banche, sui treni, nelle piazze (la così detta “strategia della tensione); fra il 1976 e il 1982, il terrorismo rosso che ferisce, uccide, sequestra, imprenditori, esponenti politici, uomini delle istituzioni; e ancora, nell’arco dell’intero decennio, specie nelle grandi città, i quotidiani scontri nelle piazze fra gruppi dell’estrema sinistra e dell’estrema destra (oltre che fra manifestanti e polizia). Con un bilancio complessivo di vittime che ammonta a 429 morti e 2.000 feriti.
Ma gli anni ‘70 sono stati, per fortuna, anche altro, cioè una straordinaria stagione di modernizzazione politica, civile, culturale, sociale, che ha cambiato ed “europeizzato”- il nostro Paese. Nel corso di questo decennio sono state infatti realizzate riforme che, per quantità e qualità, non hanno precedenti nell’intera storia unitaria, dal 1861 ad oggi, e che hanno ampliato la sfera dei diritti e della libertà nel mondo del lavoro, della scuola, della famiglia (con particolare riferimento alla condizione femminile).
Da qui la straordinaria complessità degli anni ‘70, un decennio che, come la luna, possiede due facce. La faccia “oscura” delle stragi e degli omicidi politici; ma anche la faccia “luminosa” di unostraordinario processo di crescita civile e democratica del nostro Paese. Con le domande che ne conseguono: perché il più esteso processo riformatore della storia italiana ha convissuto con la più grande esplosione di violenza politica che mai abbia caratterizzato, in tempo di pace, una democrazia occidentale ? C’è un nesso, una relazione, fra questi due fenomeni, fra queste due opposte facce della luna? E ancora: per quali ragioni questo decennio, iniziato con la prospettiva di un rapido e profondo cambiamento, si è chiuso restringendo l’orizzonte della trasformazione sociale e dando origine ad una crisi politico-istituzionale che per certi aspetti non si è più ricomposta?
Anche per questi motivi, gli anni ‘70 rappresentano un periodo storico da cui ci separa ormai mezzo secolo e che ormai richiede di essere interpretato con le categorie della ricerca storica e “insegnato”- con buone e accorte pratiche didattiche- nella scuola. A questo ultimo obiettivo, in particolare, è finalizzato il corso di formazione per docenti organizzato dall’Isrec per l’a.s. 2023- 2024 . Un ciclo di cinque incontri (di due/tre ore ciascuno) con l’intervento di docenti, studiosi, magistrati, che si svolgerà nei prossimi mesi di settembre-ottobre. L’iniziativa, per altro, è pensata anche come propedeutica ai percorsi didattici che verranno realizzati da un gruppo di istituti scolastici savonesi nell’ambito del progetto “Savona 1974-2024. Fare memoria a scuola” in collaborazione con l’Isrec (in occasione del 50° anniversario della stagione delle bombe di Savona e della mobilitazione popolare che ne seguì).
PROGRAMMA
Il decennio lungo del “secolo breve”: gli anni ‘70 in Italia
Sede del corso: Liceo scientifico “Orazio Grassi” di Savona.
Orario dei cinque incontri: 15-18
5 settembre. Gli “anni ‘70”: parole chiave, rilevanze didattiche, periodizzazioni
Relatore: Angelo Maneschi, coordinatore del progetto.
- Un decennio “lungo” e complesso.
- Le diverse tipologie della violenza politica.
- Non solo “anni di piombo”: la stagione riformatrice più incisiva nella storia nazionale.
- Protagonismo giovanile, movimenti collettivi, partecipazione.
- Un decennio in “bianco e nero”: televisione, carta stampata, fotografia, radio libere.
6 settembre. Prima di Piazza Fontana
Relatrice: Giosiana Carrara, già direttrice Isrec Savona.
- Le radici del ‘68 come fenomeno globale.
- Il “lungo ‘68” italiano e l’ “autunno caldo”.
- I nuovi soggetti sociali: donne, studenti, operai.
- Conflittualità sociale, crisi dell’ordine pubblico, instabilità politica.
- Un paese diviso: richiesta di nuovi diritti e resistenze del blocco conservatore.
12 settembre. La strategia della tensione e il terrorismo “nero”(1969-1974)
Relatore: Giovanni Lunardon , collaboratore scientifico ISREC Savona.
- I riflessi della “Guerra fredda” sulla situazione politica italiana.
- La specificità italiana: un terrorismo con coperture istituzionali.
- Da Piazza Fontana all’Italicus: stragi di “depistaggio” e stragi di “ritorsione”.
- I tentativi di colpo di Stato (1970-74).
- Il 1974: crisi dello stragismo e nuova situazione politica, interna ed internazionale.
19 settembre. La lotta armata ” e il terrorismo “rosso” (1976-1982)
Relatore: Gianni Oliva, storico.
- Crisi economica, trasformazioni sociali e nuove identità collettive.
- Una complessa fase di movimento del sistema politico: la “solidarietà nazionale”.
- La crisi dei gruppi extraparlamentari e il nodo della violenza.
- Non solo Brigate Rosse: il mosaico del “Partito armato”
- Il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro: la fine della Prima Repubblica.
25 settembre. Le bombe di Savona (1974-1975)
Relatori: Angelo Maneschi; Maurizio Picozzi, già procuratore della Repubblica di Savona.
- 20 aprile 1974: l’inaugurazione del monumento alla Resistenza di Agenore Fabbri.
- I dodici attentati.
- La mobilitazione popolare e l’esperienza della “vigilanza democratica di massa”.
- Le indagini e l’archiviazione (1974-1991).
- Perché Savona? Nuove ipotesi investigative.