Andrea CORSIGLIA, Come si costruisce una dittatura. La politica giudiziaria del Tribunale speciale e il caso savonese del marzo 1934.
Pubblicazione a cura dell’ISREC di Savona
È in libreria l’ultima ricerca svolta per l’ISREC di Savona da Andrea Corsiglia sull’ascesa e il declino del Tribunale speciale per la difesa dello Stato e la vasta operazione condotta dal regime nel marzo del 1934 tra gli operai comunisti delle fabbriche di Savona. L’analisi delle carte della Questura svela ambiguità, intimidazioni e violenze esercitate dalla polizia politica fascista per scovare i “sovversivi”. 40 saranno gli imputati, “colpevoli” di libertà di pensiero e di espressione, e 28 le condanne.
Aldo Pastore, figlio di Francesco, uno dei condannati, testimonia l’impegno degli antifascisti in lotta per i diritti di ciascuno cancellati a colpi di legge dal fascismo.
Andrea Corsiglia, Come si costruisce una dittatura. La politica giudiziaria del Tribunale speciale e il caso savonese del marzo 1934,
il nuovo melangolo, Genova 2020 (euro 14,00)
SINOSSI
Storia e microstoria si intrecciano e costruiscono la trama di un’unica narrazione, basata su fonti dirette d’archivio, volta a tracciare il quadro nazionale italiano compreso tra il 1922 e il 1945 attraverso la politica giudiziaria del Tribunale speciale per la difesa dello Stato.
Nella prima parte, la ricostruzione storica muove “dall’alto”: utilizza i documenti prodotti dalla macchina legislativa fascista, per scandire le tappe fondamentali del sistema giudiziario del regime e delinearne l’involuzione autoritaria, di cui il Tribunale speciale è la più vivida espressione.
Nella seconda, la storia viene riletta “dal basso”: l’analisi delle carte d’archivio mette in luce la vasta operazione anticomunista savonese del 1934 che portò in carcere più di quaranta “sovversivi”.
E le carte raccontano dei metodi inquisitori degli ufficiali della Milizia e delle Pubblica sicurezza, svelano le ambiguità degli interrogatori e le contraddizioni nelle operazioni investigative.
Il testo si chiude con l’intervista all’ex deputato Aldo Pastore, figlio di Francesco Pastore, uno dei protagonisti dell’operazione anticomunista savonese. La memoria del figlio dà voce all’impegno civile del padre, teso a riaffermare i diritti fondamentali di ogni individuo cancellati a colpi di legge dal fascismo nel giro di pochi anni.
L’AUTORE
Andrea Corsiglia (Savona, 1972), laureato in Filosofia all’Università di Genova, vive e lavora a Savona. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni tra cui: Novembre nero (2015) sulla stagione delle bombe neofasciste a Savona nel 1974-75 e Ivan il partigiano (2016), sulle vicende dell’antifascista savonese Luigi Pezza (entrambe in collaborazione con il collettivo Fuoricontrollo); Noi eravamo tutto (2017) sulla storia del porto di Savona nel secondo Novecento attraverso fonti orali e archivistiche.