Materiali didattici del Corso ISREC “Dopo il secolo breve. Verso una storia del mondo attuale” (a.s. 2019-20)

Studenti e #globalwarming

Nel terzo incontro del Corso di formazione ISREC “Dopo il secolo breve. Verso una storia del mondo attuale” Stefano CASERINI, che insegna mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano, ha affrontato la questione del surriscaldamento globale.

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Gli studenti della classe 1ª H del Liceo Scientifico “Grassi” di Savona hanno visto la registrazione della conferenza del prof. Caserini e hanno chiesto alla loro insegnante di approfondire il problema del Global Warming. Durante le settimana di lockdown, dovute all’emergenza Covid-19, hanno colto le opportunità offerte loro dalla didattia a distanze per riflettere insieme sul rapporto tra i cambiamenti climatici e la pandemia da Sars-Cov-2, alla luce del più complesso fenomeno della globalizzazione.

Le ragazze e i ragazzi della 1ªH – come spiega la prof.ssa Monica Pastorino, coordinatrice del lavoro di approfondimento – hanno elaborato materiali didattici diversificati. Da questi lavori emergono punti di vista critici sul tema dell’ambiente, preoccupazioni diffuse per le condizioni del pianeta e senso di responsabilità nei confronti della storia del futuro.

Ringraziamo la classe e l’insegnante dei contributi che ci hanno inviato e che  condividiamo con piacere.

Prof.ssa Monica PASTORINO: Presentazione degli approfondimenti della classe  1ª H

Glada ZAVALA intervista Lorenzo SCORZA sulle conseguenze del Global Worming

Camilla GAXHA riflette sul rapporto tra cambiamenti climatici e globalizzazione.

Edoardo RAMAGLI si interroga su come potrà essere il futuro della sua generazione.

“Mi piacerebbe vivere in un futuro quasi simile ad un ritorno al passato”, scrive Mattia GENTA, che riflette sul riscaldamento globale e la correlazione tra inquinamento da polveri sottili e diffusione del Covid-19.

Con il lockdown conseguente alla pandemia – osserva Federico GALLIZIO – “si è potuta finalmente vedere dai satelliti spaziali la Pianura Padana, libera dallo smog”. Anche per questo, sostiene Federico, “è arrivato il momento più importante per prendere delle decisioni”.

“Per salvaguardare l’ambiente – dice Luca MINARDI – basterebbe che ognuno, nel suo piccolo, contribuisse alla diminuzione dell’inquinamento con dei gesti molto semplici …”

Andrea RAPETTO riporta le immagini satellitari che mostrano la riduzione di emissioni di Co2 durante il lockdown.

Infine, per limitare gli innumerevoli danni al pianeta e alla nostra specie, Tommaso PANIZZA suggerisce di ricorrere all’energia rinnovabile (luce solare, vento, pioggia e calore geotermico) e… piantare tanti nuovi alberi!